Tutto sulla classe energetica degli edifici: cos’è e come migliorarla

Il tema della classe energetica della casa ha determinato nel modo più evidente i passi da gigante che l’edilizia ha compiuto negli ultimi vent’anni, soprattutto nell’efficientamento energetico. Buona parte delle innovazioni nel settore deriva dall’impulso del legislatore: soprattutto a partire dal D.LGS 192/05 del 2005, con cui l’Italia ha reso obbligatoria la certificazione energetica degli edifici.

L’efficienza energetica di ogni edificio può essere valutata in modo scientifico e sebbene ciascuna classe energetica abbia parametri e peculiarità specifiche, un argomento resta valido a prescindere: più è alta la classe energetica della casa, maggiore sarà il suo valore sul mercato e migliore, sotto tutti gli aspetti, la sua abitabilità.

Dal punto di vista del proprietario, però, non è sempre facile districarsi su questo tema. Da un lato, se per immobili di nuova costruzione è semplice adeguarsi alle prescrizioni delle classi energetiche più alte, lo stesso non si può dire al riguardo di edifici da ristrutturare. In questo caso, infatti, può essere molto più complicato adempiere alle direttive di legge.

Si sente, inoltre, parlare di numerose classi energetiche, a queste si associa la sigla EPgl, quasi sempre accompagnata da A.P.E. Ma cosa significano questi acronimi? Come funziona la divisione in classi energetiche della casa? Qual è lo scopo e come possiamo migliorare la classe energetica del nostro immobile?

Facciamo luce su questo argomento analizzando, punto per punto, i vari temi coinvolti.

Cosa, quante e quali sono le classi energetiche per la casa

Oltre al già menzionato D.LGS 192/05 del 2005, è importante citare un ulteriore atto legislativo che ha precisato la divisione delle classi energetiche: si tratta del Decreto Ministeriale 162/15 del 2015 con cui si tiene conto non solo delle prestazioni di ogni singolo servizio energetico (ad esempio, impianti di corrente e riscaldamento), ma anche della struttura esterna (o “involucro”) dell’immobile.

Quest’ultimo parametro, naturalmente, influisce molto sull’efficienza energetica dell’immobile, che viene calcolata in due fasi.

Calcolo dell’EPgl

Si procede, innanzitutto, a stimare i KWh per metro quadrato necessari a illuminare, riscaldare, raffreddare, ventilare e fornire acqua sanitaria a un determinato ambiente. Questo dato (KWh x mq.) costituisce l’unità di misura EPgl che viene utilizzata per individuare le classi energetiche.

Calcolo della classe energetica della casa

Da questa stima e dai valori di Epgl ottenuti, le varie classi energetiche si dividono così:

  • Classe A4: consumo minore o uguale a 0,40 EPgl (classe più alta in assoluto)
  • Classe A3: consumo maggiore di 0,40 EPgl e minore o uguale a 0,60 EPgl
  • Classe A2: consumo maggiore di 0,60 EPgl e minore o uguale a 0,80 EPgl
  • Classe A1: consumo maggiore di 0,80 EPgl e minore o uguale a 1,00 EPgl
  • Classe B: consumo maggiore di 1,00 EPgl e minore o uguale a 1,20 EPgl
  • Classe C: consumo maggiore di 1,20 EPgl e minore o uguale a 1,50 EPgl
  • Classe D: consumo maggiore di 1,50 EPgl e minore o uguale a 2,00 EPgl
  • Classe E: consumo maggiore di 2,00 EPgl e minore o uguale a 2,60 EPgl
  • Classe F: consumo maggiore di 2,60 EPgl e minore o uguale a 3,50 EPgl
  • Classe G: consumo maggiore di 3,50 EPgl (classe più bassa in assoluto).

L’efficienza delle classi viene identificata attraverso l’assegnazione di un punteggio numerico che va da 1 per la meno efficiente (quindi, Classe G = punteggio 1) a 10 per la migliore (A4).

Come individuare la classe energetica del proprio immobile?

Una volta chiarita la divisione delle classi energetiche, resta la domanda più delicata: a quale classe energetica appartiene la mia casa?

Per rispondere a questo interrogativo, entra in gioco il famigerato A.P.E., ovvero l’Attestato di Prestazione Energetica, una certificazione che in Italia è obbligatoria dal 2005 nei casi di compravendita e locazione temporanea di immobili.

L’Attestato di Prestazione Energetica consiste in una certificazione rilasciata da un tecnico abilitato a seguito di un sopralluogo dell’immobile. L’A.P.E. valuta diversi aspetti, tra i più importanti:

  • la prestazione energetica complessiva;
  • la quantità annua di energia consumata;
  • la qualità energetica dell’immobile (attraverso gli indici di prestazione termica, area solare equivalente e trasmittanza termica);
  • le emissioni di anidride carbonica;
  • gli indici di prestazione energetica derivanti da fonti rinnovabili e non rinnovabili.

Da questi dati, il tecnico sarà in grado di stabilire la classe energetica del fabbricato e, tra i suoi compiti, vi sarà anche quello di indicare misure di intervento per il miglioramento dell’efficienza energetica.

Risulta, perciò, indispensabile avvalersi di professionisti esperti: per questo il team Sinergas lavora ogni giorno per proporre ai propri clienti le migliori soluzioni di efficienza energetica disponibili sul mercato.

Perché migliorare la classe energetica della propria casa?

Migliorare la classe energetica della propria abitazione può sembrare, a prima vista, un’operazione molto costosa e invasiva, tanto da indurre a chiedersi se ne valga la pena. La risposta, però, è: sì, sempre.

Non solo per ragioni di impatto ambientale, ma soprattutto per il risparmio economico che otterremo sul breve e lungo periodo. Scegliere misure e tecnologie in grado di evitare dispersioni di calore e di corrente contribuirà a ottimizzare la sicurezza, la vivibilità e la longevità della nostra abitazione.

Esiste, tuttavia, un’ulteriore ragione per procedere a migliorare la classe energetica della nostra casa o del nostro edificio ed è di ordine legislativo.

L’8 Maggio 2024 l’Unione Europea ha pubblicato sulla sua Gazzetta Ufficiale la direttiva 2024/1275, anche nota come “Case Green”. Il testo di questa direttiva è già entrato in vigore e gli stati membri avranno due anni di tempo per adeguarsi.

Questo atto legislativo prevede che tutti gli immobili sul suolo europeo raggiungano:

  • la classe energetica E entro il 2030;la classe energetica D entro il 2033;
  • la classe energetica A++++ (A4) entro il 2050.

Il documento prevede diverse tappe intermedie. Vediamo di seguito le scadenze più importanti:

  • entro il 31/12/2026 tutti gli edifici pubblici e non residenziali dovranno essere dotati di impianto fotovoltaico sul tetto con una copertura utile superiore ai 250 mq;
  • entro il 31/12/2027 impianti solari dovranno essere installati anche su tutti gli edifici pubblici e non residenziali di nuova costruzione con superficie superiore a 2000 mq, nonché su quelli ristrutturati con superficie superiore a 500 mq;
  • entro il 31/12/2029 anche tutti gli edifici residenziali di nuova costruzione e i nuovi parcheggi dovranno essere equipaggiati di impianti solari;
  • entro il 31/12/2030 i consumi medi di tutti gli edifici (residenziali e non) dovranno essere diminuiti del 16% rispetto al 2020.

Diventa chiaro, perciò, che “stare alla finestra” rimandando all’infinito l’efficientamento energetico del nostro immobile non sia una scelta saggia. Anzi, ignorare gli incentivi (sempre più frequenti!) per il miglioramento dell’efficienza energetica, potrebbe influire molto negativamente sulle nostre finanze quando le scadenze che abbiamo appena visto saranno divenute inderogabili e saremo costretti a intervenire in ogni caso.

Gli interventi per… un salto di classe!

Ricapitolando, abbiamo visto quanto il tema della classificazione energetica degli edifici sia divenuto importante non solo a livello ambientale, ma anche da un punto di vista economico e politico. Abbiamo, infatti, mostrato che gli interventi dell’Unione Europea e la normativa già in vigore in Italia spingono fortemente nella direzione di un ammodernamento radicale degli edifici pubblici e delle abitazioni private. In questo senso, è chiaro che cercare di adeguarsi quanto prima alle esigenze di un aggiornamento migliorativo della classe energetica del nostro stabile sia opportuno.

Rimane, però, da sciogliere il nodo pratico: quali interventi consentono un miglioramento di classe energetica davvero significativo?

Stabilire la classe energetica della casa

Il primo passo per un corretto efficientamento energetico del nostro stabile sarà, come abbiamo visto, richiedere l’intervento di un esperto che prenda nota dell’attuale grado di efficienza energetica dell’immobile. Soprattutto nel caso di edifici costruiti decine di anni fa, bisognerà porre grande attenzione agli interventi di manutenzione effettuati nel corso della loro storia.

Alcune ristrutturazioni, infatti, potrebbero aver già fatto compiere al fabbricato un miglioramento rispetto alla classificazione energetica mentre altri, anche recenti, potrebbero non aver prodotto miglioramenti rilevanti. Ad esempio, un impianto elettrico revisionato da circa 10 anni potrebbe già essere parzialmente incompatibile con le ultime normative.

Una volta stabilita la classe energetica della casa, potremo, dunque, intervenire per migliorarla sotto molti aspetti.

Utilizzare fonti di energia rinnovabili

È ormai una specie di ritornello, ma va ascoltato con attenzione! Il progressivo passaggio a fonti energetiche rinnovabili e sempre meno inquinanti è un chiarissimo obiettivo dell’Unione Europea nonché della comunità energetica globale.

I vantaggi sono innumerevoli, soprattutto quelli legati al raggiungimento dell’autonomia energetica attraverso l’utilizzo del fotovoltaico. Se vuoi saperne di più su energia solare e installazione dei pannelli fotovoltaici, consulta questo articolo del nostro magazine: troverai sempre in Sinergas un partner affidabile ed esperto, che potrà aiutarti a trovare la soluzione migliore per il tuo immobile.

Coibentare, isolare, proteggere e drenare

L’armonia dei centri storici, con i loro tetti e mattoni rossi, persiane e balconcini è il fiore all’occhiello del Bel Paese: come preservare la bellezza senza accettare il compromesso di case poco efficienti, piene di spifferi e difficili da preservare?

Il mondo dell’edilizia dispone di innumerevoli materiali e finiture in grado di adattarsi alle più diverse esigenze e di rispettare tutti i vincoli paesaggistici, locali e nazionali.

I vantaggi, però, non si limitano al solo impatto energetico: dotarsi di infissi moderni ad alta tenuta, ad esempio, permette in un sol colpo di aumentare di una classe energetica il nostro stabile e migliorare anche l’insonorizzazione dall’esterno, nonché la luminosità e la salubrità degli ambienti.

Lo stesso vale per l’utilizzo di impianti di riscaldamento a pompa di calore, per la sostituzione degli impianti di climatizzazione obsoleti e per l’isolamento dei cassonetti delle tapparelle: tutti interventi che possono letteralmente rivoluzionare l’efficienza energetica e la vivibilità delle nostre case.

Altro intervento sicuramente più oneroso, ma dall’efficacia garantita è la realizzazione di un cappotto termico all’esterno dell’edificio. Sebbene si tratti di una procedura complessa, che richiede l’intervento di operatori altamente qualificati, i cappotti termici sono inclusi nella lista degli interventi agevolati. Questo perché da soli possono contribuire ad abbassare fino al 40% gli sprechi energetici, rendendo più facile il riscaldamento e il raffrescamento dello stabile isolandolo, al contempo, dagli agenti atmosferici esterni.

Occhio, inoltre, alle perdite e all’età dei nostri impianti! Dispersioni idriche e di corrente li ritroviamo direttamente in bolletta e possono costituire un pericolo per la salute nostra e degli altri. Se i consumi in bolletta ci sembrano molto maggiori di quanto crediamo di utilizzare, sarà essenziale richiedere subito l’ausilio di personale qualificato per ispezioni che possano rivelare eventuali danni da usura e cattiva manutenzione.

Ammodernare gli elettrodomestici

I nostri comportamenti e il nostro stile di utilizzo degli elettrodomestici che lasciamo costantemente in funzione (come il frigorifero) e di quelli che usiamo con grande regolarità (lavatrice e lavastoviglie) hanno un impatto molto significativo sui costi del nostro approvvigionamento energetico.

Tuttavia, investire in dispositivi più moderni, anche se comporta una spesa immediata non indifferente, è un investimento destinato a ripagarsi velocemente e contribuisce in modo non secondario all’efficienza energetica della casa.

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