Una guida pratica per leggere l’etichetta energetica dei condizionatori (e non farsi prendere dal panico!)

L’etichetta energetica è una preziosa fonte di informazioni sugli elettrodomestici, anche se molti sottovalutano l’importanza di leggerla con attenzione. Non fornisce solo dati sui consumi energetici, ma offre dettagli sulle caratteristiche e le prestazioni di ciascun apparecchio. Dal 2013 è obbligatoria ed è stata recentemente rivisitata con la normativa europea, adottando classi energetiche che vanno dalla A alla G.

In questo articolo, esamineremo l’etichetta energetica dei condizionatori, per non avere dubbi o incertezze nel momento in cui valutiamo il modello più adatto per le nostre esigenze.

Ci sono differenze tra condizionatore e climatizzatore?  

Prima di iniziare a parlare di etichettatura è bene concentrarsi un attimo sul proprio elettrodomestico. Il condizionatore e il climatizzatore, spesso scambiati come sinonimi, sono dispositivi con caratteristiche diverse. 

Il condizionatore regola la temperatura, ma offre limitato controllo sull’umidità e sulla circolazione dell’aria. Semplificando, il condizionatore consente di rinfrescare un ambiente, senza però la possibilità di impostare una temperatura precisa da raggiungere. Quindi, quello che fa non è altro che immettere aria fresca o calda, dipende dal modello, all’interno dell’ambiente in cui è installato attraverso una ventola.

Il climatizzatore, invece, consente una maggiore autonomia nella regolazione della temperatura, della velocità delle ventole e dell’umidità, operando anche come riscaldatore. Alcuni modelli includono anche la purificazione dell’aria e la deumidificazione tramite appositi filtri. La differenza sostanziale dal condizionatore è che una volta impostata una temperatura, il climatizzatore dispone di sensori che, al raggiungimento del livello desiderato, lavora al minimo al fine di conservare quella determinata temperatura nella stanza.

Quindi prima di passare alla lettura dell’etichetta è bene accertarsi delle funzionalità dell’elettrodomestico per non incappare in errori di valutazione.

Dalla A alla G: comprendere le classi dell’etichetta energetica 

Altro aspetto da considerare sono le classi energetiche, una unità di misura che potrebbe essere nota a chi ha acquistato  un elettrodomestico recentemente. Questo aspetto non solo impatta sulle prestazioni del condizionatore, ma ha anche un’influenza significativa sul prezzo finale. Pertanto, è fondamentale comprendere appieno questo indicatore per valutare in modo completo l’efficienza dell’elettrodomestico.

La classe energetica degli elettrodomestici (detta anche classe di efficienza energetica o classe di consumo energetico) è legata al risparmio energetico, poiché da essa dipende il reale consumo in kWh e, di conseguenza, i costi che ci troveremo ad affrontare in bolletta. 

Sull’etichetta troverai frecce di vario colore contrassegnate da diverse lettere, che indicano se un condizionatore è a basso, medio o alto consumo energetico:

  • e frecce verdi indicano in generale gli elettrodomestici energeticamente molto efficienti
  • le frecce rosse, arancioni o gialle indicano elettrodomestici poco o mediamente efficienti.

In generale, le prestazioni energetiche dei climatizzatori sono valutate in base a SEER e SCOP, due indici che vedremo successivamente nell’articolo. Dunque, la scelta di apparecchi moderni, con classe energetica elevata, dovrebbe permettere di ridurre il consumo energetico e quindi risparmiare. 

In sostanza, i condizionatori di classe energetica A+++ sono ideali per il raffreddamento o riscaldamento dell’ambiente domestico. Questi apparecchi, certificati con con la massima classe di efficienza energetica, consumano meno e contribuiscono a ridurre i costi energetici

Le varie voci dell’etichetta energetica dei condizionatori

È importante osservare che le voci dell’etichetta energetica presentate in questo articolo sono applicabili non solo ai condizionatori, ma anche a dispositivi simili come climatizzatori e split.

Attualmente, lo stato dell’etichettatura energetica considera i condizionatori come una categoria specifica all’interno di questi dispositivi, condividendo molti degli stessi indicatori. Pertanto, l’etichetta che abbiamo esaminato rappresenta un quadro completo di tutti i dati energetici essenziali per questi apparecchi. 

Questa chiarezza è fondamentale per comprendere appieno l’efficienza e le prestazioni di tali elettrodomestici, indipendentemente dalla terminologia utilizzata. Quindi, non lasciarti confondere dalla nomenclatura, poiché le informazioni qui fornite sono applicabili in modo sufficientemente trasversale a una gamma di apparecchi simili.

Esempio etichetta energetica dei condizionatori

Nome del marchio e del modello

Nella parte alta dell’etichetta di efficienza energetica troviamo il logo dell’Unione Europea e subito sotto invece troviamo il marchio del produttore e il nome specifico del modello. Nel caso di più split si indicano i modelli dell’unità esterna e di quella, o quelle, interne.

Cosa sono i parametri SCOP e SEER? 

Nella parte centrale dell’etichetta troverai i  coefficienti di prestazione SCOP e SEER, che indicano quanto è efficiente un climatizzatore, condizionatore, split o pompa di calore. In pratica, quanto produce la macchina rispetto a quanto consuma, per produrre aria calda o fredda.

SEER

Sulla parte sinistra dell’etichetta, troverai l’indice SEER, noto come l’Indice di Efficienza Energetica Nominale Stagionale (Seasonal Energy Efficency Ratio) per il raffreddamento. In generale, valori più elevati indicano un maggiore livello di efficienza e un minor consumo energetico.

L’efficienza energetica è un fattore cruciale da considerare quando si sceglie un climatizzatore. Ti consigliamo di optare per un climatizzatore con un elevato SEER e un’elevata efficienza energetica per garantire un raffreddamento efficiente e sostenibile.

SCOP

Nella parte destra dell’etichetta, troverai il parametro SCOP (Seasonal Coefficent Of Performance), noto come il Coefficiente di Prestazione Stagionale per la modalità riscaldamento. Questo parametro è calcolato per le tre principali fasce climatiche presenti in Europa: “media”, “più calda” e “più fredda”. Ogni area è chiaramente identificata sulla mappa stilizzata.

Questo approccio consente di valutare il rendimento stagionale in base alle condizioni climatiche esterne, comprese le diverse temperature dell’aria e le esigenze dell’impianto. Un valore più alto di SCOP indica prestazioni superiori dell’elettrodomestico e una maggiore efficienza nell’utilizzo dell’energia.

La potenza nominale kW

In basso, appena sotto i due indicatori appena descritti, troviamo una misura di potenza in kW. Questo numero, consente di capire quanto consuma il condizionatore in generale e anche la potenza massima di cui hai bisogno.

Consumo kWh/anno

Nella stessa sezione della potenza nominale troviamo anche il consumo dei kWh. Calcolato su base annua dipende dai seguenti fattori:

  • livello di efficienza della macchina (SCOP)
  • impianto interno (alta o bassa temperatura)
  • tipologia di isolamento dell’edificio
  • impostazione delle temperatura interne
  • stagione invernale molto fredda o anche singole giornate

Il consumo totale di kWh annuale è solo una possibile stima ed è calcolato per un utilizzo medio dell’apparecchio. Si tratta comunque di un parametro importante da valutare, perché più basso è il consumo di kWh e meno ne risentiranno le bollette della luce. Il kWh è l’unità di misura ufficiale dell’Unione Europea, quindi il consumo energetico deve per forza essere espresso tramite questo indicatore di grandezza.

Le classi energetiche 

In alto a sinistra troviamo la classe di efficienza energetica di appartenenza: si va dalla A in alto di colore verde alla F o la G, di colore rosso. Come già detto, anche questo indicatore può essere molto importante.

Tuttavia, è importante tenere conto dell’età dell’apparecchio, vista l’entrata in vigore della nuova classificazione negli ultimi anni e una tecnologia che evolve velocemente. 

Ad esempio, un condizionatore acquistato anni fa con classe A++ ora potrebbe rientrare nella classe inferiore. Poiché ci sono molti indicatori da considerare, ti consigliamo di non soffermarti unicamente su questo e di continuare la lettura dell’etichetta per ottenere informazioni dettagliate e avere una visione completa della situazione.

Rumore emesso indicato in dB 

Nella parte inferiore a sinistra dell’etichetta, troverai due indicatori espressi in decibel (dB). Il numero di valori cambierà in base alla tipologia specifica del condizionatore e possono essercene addirittura quattro: due per riscaldamento e raffreddamento e due per interno e esterno. Questi indicatori ti forniranno informazioni sul livello di rumore del condizionatore

In sostanza, più il valore è basso e più il dispositivo è silenzioso. Considerare le emissioni sonore è fondamentale, soprattutto se hai intenzione di installare un climatizzatore in una camera da letto.

Cartina dell’Unione Europea 

In basso invece troverai una mappa colorata dell’Unione Europea. Questa mappa indica le fasce climatiche dell’Europa e il rendimento del climatizzatore in base a queste: più alto nelle fasce calde (Italia centro-meridionale) rispetto alle fasce medie (Nord Italia) o fredde (altri Paesi dell’UE). Il valore di riferimento è ovviamente quello della zona in cui si risiede. 

Fissiamo gli aspetti chiave 

Una volta esaminata attentamente l’etichetta del condizionatore ti sarà chiaro che ci sono diversi aspetti di cui tenere conto. 

  • Innanzitutto assicurati di avere chiare le differenze tra condizionatori e climatizzatori per evitare confusione.
  • Esamina le classi energetiche, che vanno dalla A alla G, per avere una prima indicazione generale del tuo apparecchio, considerando anche la sua età.
  • Controlla gli indicatori SCOP e SEER per valutare l’efficienza del condizionatore. Ricorda: valori più alti significano un maggiore risparmio energetico.
  • Verifica la potenza nominale in kW per comprendere il consumo e la potenza massima richiesta e successivamente esamina il consumo annuale in kWh.
  • Controlla il livello di rumore, indicato in decibel (dB), per garantire un ambiente silenzioso.
  • Esamina la mappa delle fasce climatiche dell’Unione Europea per valutare il rendimento del climatizzatore della zona in cui utilizzi l’elettrodomestico.

Se hai ancora domande o dubbi, ti consigliamo di contattare direttamente il produttore dell’elettrodomestico per ottenere spiegazioni dettagliate, specialmente se si tratta di un elettrodomestico datato con un’etichetta non aggiornata.

Infine, ricorda che ci sono moltissimi modi per tenere fresca la casa anche senza l’uso del condizionatore.

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