Bollette lievitate senza una ragione apparente o insoddisfazione verso il servizio clienti o il servizio in generale? Sono problemi che possono capitare nel corso di un rapporto con un fornitore e possono spingerci a valutare il cambio di gestore per gas ed energia elettrica.
È una possibilità che tutti hanno accarezzato almeno una volta e a breve non sarà più possibile farne a meno, ma si tratta di una questione che pone interrogativi che per qualcuno sono dubbi amletici: come orientarsi per evitare brutte sorprese? Come evitare aumenti imprevisti, condizioni svantaggiose e postille a caratteri microscopici?
Seguici in questa breve guida: ti aiuteremo a prendere le scelte migliori per trovare “un altro (gestore) più bello che problemi non ha”. Pronti? Partiamo!
Da dove “spunta” il mercato libero e perché?
Il mercato libero dell’energia che conosciamo oggi ha una storia relativamente recente, che, in Italia, inizia nel 1999 con il Decreto Legislativo n. 79 del 16 Marzo 1999 (anche noto come “Decreto Bersani”). Con questo decreto, in realtà, il governo recepiva la direttiva 96/92/CE del Parlamento Europeo emanata il 19 Dicembre 1996.
Tra le diverse finalità, questa direttiva aveva in primis l’obiettivo di consentire a chiunque di scegliere liberamente il proprio fornitore di energia. Non soltanto si poneva fine ad alcuni monopoli nazionali, ma si prevedevano – soprattutto – agevolazioni per coloro che decidessero di rendersi autonomi, optando per l’installazione di pannelli solari e altri dispositivi indipendenti di produzione energetica.
Nel tempo, le applicazioni di questa direttiva hanno permesso a molti operatori, in tutta Europa, di entrare nel settore. Questo ha generato un aumento della concorrenza che, a sua volta, ha creato una grande varietà di offerte e di tipologie di servizi con profili più o meno virtuosi. Vi sono, ad esempio, gestori che offrono condizioni contrattuali più economiche di altri ma – a volte – al costo dell’utilizzo di fonti energetiche meno pulite e di un approvvigionamento più dannoso sul piano ambientale.
La cessazione del mercato tutelato e il passaggio integrale al mercato libero nel 2024
Fino a oggi, alla possibilità di scelta tra operatori del mercato libero dell’energia si era affiancata l’opportunità di aderire a un’offerta del cosiddetto mercato tutelato, anche noto come servizio di maggior tutela. Questa opzione contrattuale permetteva di richiedere che la propria fornitura di energia elettrica e gas fosse adeguata alle condizioni stabilite dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), valide a livello nazionale e aggiornate trimestralmente.
Qual era il contro di quest’opzione e in cosa il mercato libero si rendeva più vantaggioso? Un’offerta del mercato tutelato rendeva impossibile adeguare il profilo contrattuale ai propri consumi effettivi e il rischio di spendere di più – soprattutto per il gas naturale – a fronte del reale utilizzo delle fonti energetiche era concreto.
Dal 10 Gennaio 2024, tuttavia – e a meno di sorprese – non sarà più possibile avvalersi di offerte del mercato tutelato, se non per una precisa categoria di utenti definita “vulnerabile”.
Mens sana in… occhio aperto!
Per un verso, scegliere un nuovo gestore di energia elettrica e gas garantirà risparmi notevoli, condizioni contrattuali sempre migliori e un’attenzione sempre maggiore alla qualità e all’impatto ambientale delle fonti energetiche. Eureka!
Per l’altro verso, però, la trafila sembra lunga e complicata: come faccio ad evitare raggiri?
Teniamo fermo un punto: i 26 anni passati dal 1999 ad oggi hanno insegnato molto a utenti e operatori. L’operazione di passaggio da un gestore di energia elettrica e gas a un altro è diventata molto più snella, i tempi di attivazione dei contratti e delle nuove forniture si sono ridotti di molto (a volte meno di 30 giorni feriali e solo raramente sono previste penali per rescissioni contrattuali anticipate.
Dal lato utente, inoltre, si è diffusa una consapevolezza sempre maggiore in merito a diritti e vincoli contrattuali e questo ha contribuito alla creazione di un mercato dell’energia affidabile in cui l’incontro tra domanda e offerta è generalmente positivo, quasi privo di brutte sorprese.
Bisogna, tuttavia, prestare la massima attenzione ad alcune cose; perciò, vediamo di seguito i passaggi per cambiare gestore di energia elettrica e gas
I passaggi da seguire
1. Ricercare il fornitore:
Il primo passo consiste nella ricerca del fornitore che offre le tariffe più adatte alle proprie esigenze. Questo può essere fatto comodamente online, attraverso i siti web dei vari operatori o utilizzando un comparatore di tariffe per avere una panoramica completa.
Suggerimento: scrivere nei motori di ricerca “confronto tariffe gas e luce” può rivelarsi un ottimo inizio, ma attenzione a scegliere quei comparatori che abbiano un certo credito tra l’opinione pubblica o di cui hai già sentito parlare.
In alternativa, si può sempre far riferimento al portale comparativo di ARERA.
2. Compilare il contratto:
Una volta scelto il nuovo fornitore, è necessario compilare il contratto di fornitura. Questa operazione può essere effettuata online, tramite app dedicate o telefonicamente, per garantire una maggiore flessibilità.
Nel caso tu decida di concludere l’attivazione di un nuovo contratto telefonicamente, assicurati di parlare con un operatore o un’operatrice adeguatamente referenziati: chiedi loro nome e cognome e accertati che la comunicazione sia chiara e non vi siano sottintesi o parole comprese a malapena.
3. Inviare i dati necessari:
Il nuovo operatore si occuperà di gestire la comunicazione con il vecchio fornitore e di attivare la nuova fornitura. Affinché ciò avvenga senza intoppi, servirà fornire al nuovo gestore i seguenti dati:
- codice POD per l’energia elettrica (lo si trova in bolletta);
- codice PDR per il gas (anche questo dato è riportato nelle bollette dell’attuale fornitore);
- codice fiscale;
- documento d’identità.
Certo, si tratta di dati personali ed è giusto tentennare un po’, ma se avrai scelto un fornitore affidabile, di cui sia possibile rintracciare tutti i dati, non avrai nulla da temere. Fai attenzione, inoltre, ad assicurarti che nel contratto siano riportate le condizioni di tutela e gestione dei dati personali e che ti sia data la possibilità di consentire o negare il consenso al loro utilizzo.
4. “Leggere, leggere, leggere!”:
Nessun contratto è effettivo finché non abbiamo apposto la nostra firma (spesso digitale) su di esso. Pertanto, quando avrai ricevuto dal nuovo gestore la proposta di contratto adeguatamente compilata con i tuoi dati, abbi cura di leggere integralmente e con attenzione i documenti che ti saranno stati inviati prima di finalizzare il passaggio al nuovo gestore.
Ricorda che nessuno può costringerti a firmare nulla che non ti convinca fino in fondo; quindi, se leggendo il contratto ti accorgi di qualcosa che non va, non sentirti in obbligo di sottoscriverlo comunque, solo perché hai ricevuto tutta la documentazione.
Altri consigli utili
- Richiedere un preventivo a più operatori: per fare una scelta informata, è consigliabile richiedere preventivi da diversi operatori guardando i consumi registrati nelle ultime bollette e facendosi un’idea il più precisa possibile del proprio caso. Questo permette di confrontare le tariffe e selezionare quella più conveniente;
- Attenzione alle modalità di pagamento: prassi comune è l’addebito diretto su conto bancario, un’operazione affidabile e tutelata anche dall’intermediazione del tuo istituto di credito, ma assicurati di poter tenere sempre sotto controllo i pagamenti attraverso gli strumenti di monitoraggio (app e e-mail) del tuo nuovo gestore di energia elettrica e gas e della tua banca.
In caso di problemi
Qualcosa non torna? Servizio inefficiente, tariffazione non conforme agli accordi contrattuali? In situazioni del genere, è possibile rivolgersi ad ARERA per ricevere assistenza e risolvere eventuali controversie.
Conclusione
L’operazione di cambio di gestore per gas ed energia elettrica è non solo semplice, ma anche gratuita! Questa scelta consapevole può tradursi in un notevole risparmio sui costi delle bollette, offrendo ai consumatori maggiore controllo sulla propria spesa energetica e maggiori tutele riguardo alla provenienza delle fonti energetiche utilizzate.
Sarà importante, tuttavia, scegliere con cura: prenditi tutto il tempo per fare le dovute comparazioni e mantieni sempre un occhio ai tuoi consumi effettivi. In questo modo avrai a disposizione uno strumento molto efficace per gestire le tue risorse nel modo più efficiente e migliorare la qualità della tua vita, imparando a scegliere nel tuo interesse.